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AMERICA LATINA: chiamata attiva sul valore

Immagine del redattore: Francesco ZingoniFrancesco Zingoni

Dopo una lunga fase deflattiva globale per le materie prime, durata circa 10 anni, si è assistito ad un recupero - in particolare dopo la pandemia - a seguito sia di uno shock della domanda, con il cambio di stile nei consumi globali, che di uno shock dell’offerta dovuto all’uscita dal mercato di piccoli produttori meno efficienti, che non sono stati in grado di superare i prolungati periodi di lock-down. A supporto di questa nuova fase c’è anche il fatto che l’America Latina è un esportatore netto di materie prime, e per questo beneficia dell’aumento dei prezzi di queste ultime. Altro aspetto importante da considerare è il livello di indebitamento dei paesi dell’area che è piuttosto basso se confrontato con le economie avanzate. Durante la pandemia i paesi hanno infatti generato meno deficit per supportare l’economia, e quindi accumulato meno debito: oggigiorno i livelli di indebitamento sul PIL nella regione sono di gran lunga inferiori alla maggior parte dei paesi sviluppati. Rilevante è stata anche la stabilità delle istituzioni nell’area. A fronte di cambiamenti politici radicali, come l’avvento di leader populisti, le istituzioni dei paesi dell’area hanno saputo mantenere la stabilità e continuità delle democrazie, incrementando il livello di fiducia dei mercati. Dal punto di vista dei mercati, l’America Latina presenta delle valutazioni ai minimi storici degli ultimi 10 anni: in uno scenario inflazionistico globale, i mercati “value” sono quelli che beneficiano maggiormente nell’asset allocation dei portafogli azionari globali.


All’interno dell’area LATAM, quali sono i paesi che stanno beneficiando maggiormente di questi trend?


Il paese che ha maggiormente beneficiato di questo trend è senza dubbio il Brasile, che a livello di materie prime, siano queste hard o soft, fa la parte del leone. Il Brasile trae vantaggio delle materie prime non solo in qualità di esportatore, ma anche perchè è indipendente dal punto di vista energetico e quindi non impattato da shock nel prezzo del petrolio. Inoltre, il conflitto in Ucraina ha fatto crescere l’importanza del paese a livello di esportazioni energetiche ed alimentari. Da un punto di vista di politica monetaria, la banca centrale Brasiliana, per la prima volta nella sua storia, si è mossa in anticipo nel ciclo di rialzo dei tassi rispetto alle banche centrali delle economie sviluppate, con l’obiettivo di controllare l’inflazione. Attualmente possiamo considerare il Brasile molto vicino alla fine del ciclo di rialzo dei tassi con una inflazione sotto controllo: questo favorisce la stabilità delle aspettative e il rialzo dei mercati. Il Brasile è tra i pochi paesi al mondo ad avere tassi reali positivi. A livello di valutazioni, il mercato Brasiliano è il più economico dell’area, ovvero quello più a sconto rispetto alla sua storia e con una valuta piuttosto deprezzata sul suo valore teorico, considerando i valori di scambio sulle materie prime.


L’inflazione, soprattutto legata alle materie prime, è uno dei temi centrali nell’attuale contesto. Come sono posizionati questi paesi?


L’America Latina è una delle regioni più esposte all’export di materie prime, in particolare quelle relative alla trasformazione “green” energetica ed a quelle alimentari. Le principali materie prime appartenenti alla categoria “hard”, ossia quelle relative alla trasformazione energetica e ai metalli preziosi ed industriali, sono zinco, rame, minerali di ferro e litio: per queste è ragionevole assumere che il trend di crescita continui per i prossimi anni con livelli dei prezzi sostenuti. Per quanto riguarda le materie prime “soft”, ovvero alimentari, l’America Latina è leader nella produzione di soia, zucchero di canna, caffè, carne e derivati. In particolare, le materie prime alimentari hanno trovato nuovo impulso a seguito dei problemi geopolitici tra Russia ed Ucraina, e molti analisti considerano l’America Latina il naturale sostituto per la fornitura di beni alimentari precedentemente prodotti nelle aree coinvolte dalla guerra e dalle sanzioni. Recentemente il direttore generale della World Trade Organization, Ngozi Okonjo-Iweala, ha dichiarato che «la guerra ha collocato il Brasile come un giocatore chiave per la sicurezza alimentare ed energetica del mondo».


Come vengono implementati questi temi nei portafogli?


L’attuale fase positiva del mercato brasiliano ha portato a flussi importanti in entrata nel corso del 1Q22. I comparti della gamma Azimut che investono in questo mercato, o più in generale sull’area LATAM sono: AZ Equity - Brazil Trend, AZ Equity - Emerging Latin America, AZ Bond - Real Plus.


🔍 FUND FOCUS: AZ EQUITY - BRAZIL TREND AZ Equity - Brazil Trend è un fondo azionario geografico che investe in azioni appartenenti al mercato brasiliano. La selezione delle azioni si basa su un approccio fondamentale ed è focalizzato su titoli altamente sottovalutati ed esposti al commercio internazionale. Il Fondo ha l’obiettivo di conseguire una rivalutazione del capitale investendo principalmente in azioni e titoli azionari di società di qualsiasi capitalizzazione di mercato aventi sede principale o che svolgono una parte significativa delle loro attività economiche in Brasile. La valuta di base del Fondo è il dollaro americano (USD). L’esposizione valutaria non è sistematicamente coperta. 🔍 FUND FOCUS: AZ EQUITY - EMERGING LATIN AMERICA Il comparto AZ Equity - Emerging Latin America riflette per circa il 70% la strategia del Brazil Trend, mentre per il restante 25% investe in azioni appartenenti alla regione LATAM. Il Comparto beneficia dell’ampiezza geografica della regione in cui investe che offre diversificazione in termini, non solo geografici, ma anche di cicli economici, di sviluppo e di prospettive di crescita. Il Fondo ha l’obiettivo di conseguire una rivalutazione del capitale investendo principalmente in azioni e titoli azionari di società di qualsiasi capitalizzazione di mercato, aventi sede principale o che svolgono una parte significativa delle loro attività economiche in uno qualsiasi dei paesi dell’America Latina. Gli strumenti derivati possono essere utilizzati per ragioni tattiche in termini di esposizione paese. La valuta di base del Fondo è il dollaro americano (USD). L’esposizione valutaria non è sistematicamente coperta. 🔍 FUND FOCUS: AZ BOND - REAL PLUS AZ Bond - Real Plus è un fondo che incorpora gli alti tassi di interesse in Brasile, oggi unico paese con tassi reali positivi, a cui aggiunge in maniera tattica, l’effetto valutario del real Brasiliano, considerato attualmente sottovalutato rispetto alle ragioni di scambio commerciale del paese. Il Fondo ha l’obiettivo di conseguire una rivalutazione del capitale investendo principalmente in titoli di debito a tasso variabile e fisso, obbligazioni del governo brasiliano con scadenze a breve termine e strumenti del mercato monetario. La valuta di base del Fondo è l’Euro (EUR). L’esposizione valutaria non è sistematicamente coperta.





 
 
 

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