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Qualcuno disse: "ci sono decenni in cui non succede nulla e ci sono settimane in cui accadono decenni".
Anche se siamo solo all'inizio del decennio, l'economia mondiale è stata già colpita da una pandemia e messa alla prova da conflitti militari nel cuore dell'europa nel giro di due anni. Tra questi estremi vediamo le crescenti pressioni inflazionistiche che ricordano gli anni '70 e pesano sulla spesa dei consumatori.
L'invasione russa in Ucraina ha sicuramente infranto molte ipotesi sulla direzione a breve termine dell'economia globale.
Dopo un 2021 all’insegna della ripresa, il 2022 si sta rivelando un anno complicato per i mercati finanziari. Perchè?
I primi mesi del 2022 sono stati ricchi di eventi, molti dei quali totalmente inaspettati e con un impatto rilevante. All’inizio dell’anno, l’attenzione del mercato era focalizzata principalmente sull’eventuale cambio delle politiche monetarie da parte delle banche centrali e sugli effetti dell’inflazione.
A fine febbraio il quadro è cambiato completamente, lo scoppio della guerra in Ucraina e la sua veloce escalation a livello di tensioni geopolitiche globali hanno avuto un impatto significativo non solo in termini di emergenza umanitaria, ma anche a livello economico e finanziario. In quest’ultimo ambito, il conflitto ha avuto conseguenze che i mercati non avevano previsto:
una maggiore incertezza sulla rapidità del percorso di fine delle politiche accomodanti che le varie banche centrali intraprenderanno;
un aumento ulteriore dell’inflazione, legato principalmente al settore energetico e delle materie prime.
Questi eventi hanno precipitato e amplificato gli effetti della restrizione di liquidità sui mercati finanziari e stanno causando un aumento di volatilità che sta interessando tutte le asset class.
Aumento generalizzato dei prezzi, banche centrali meno supportive e tensioni geopolitiche. Qual è il fattore chiave per investire sui mercati azionari oggi?
È proprio in periodi di grandi incertezze e di aumento strutturale della volatilità che si creano le migliori opportunità di investimento nei mercati finanziari. In questa situazione diventano fondamentali tre fattori: una particolare attenzione alla selezione delle società, una buona diversificazione all’interno dei portafogli e un focus maggiore su megatrend, cioè temi che offrono una crescita elevata e strutturale nel medio-lungo termine e meno legata al ciclo economico. Infatti, la ricerca di società con fondamentali finanziari sopra la media e capaci di creare ritorni costanti per gli investitori permettono la creazione di portafogli resilienti rispetto a un’ampia gamma di scenari macroeconomici. Inoltre, il nostro orizzonte a lungo termine ci consente di sfruttare le dislocazioni del mercato e di investire in società che dovrebbero prosperare nei prossimi anni.
Un quarto fattore che bisogna prendere in considerazione, soprattutto dopo lo straordinario rimbalzo dai minimi del 2020, è che la performance futura potrebbe diventare più dipendente da una gestione attiva del portafoglio in cui ci si focalizza non solo sulla selezione delle società e dei settori in cui investire, ma anche sulla corretta gestione del rischio e sull’avere la flessibilità di adattamento necessaria ai diversi scenari.
Quali sono i settori e le aree geografiche da preferire in questo contesto?
In linea generale, l’inflazione rappresenta un fattore che può portare all’erosione dei profitti delle società, ma questa può essere contrastata: le società con un potere di determinazione dei prezzi sono in grado di proteggere i margini di profitto, i flussi di cassa e di conseguenza il ritorno di capitale degli investitori. A livello settoriale, in un contesto di mercato caratterizzato da alti livelli di inflazione come quello attuale, tra queste società si trovano aziende che forniscono servizi essenziali, come le società farmaceutiche, società di beni di consumo con un forte riconoscimento del marchio, nonché aziende che servono clienti relativamente insensibili alle variazioni di prezzo, come le società di beni di lusso.
Andando oltre la selezione per settori, le aree geografiche al momento non sono un punto cardine nella selezione delle società da inserire in portafoglio, sono invece più rilevanti l’esposizione a determinate tematiche o fattori. Infatti, puntiamo sempre di più su temi che offrono un buon potenziale di rendimento e che a lungo termine cambieranno il nostro mondo in modo strutturale, come la Quarta Rivoluzione Industriale attualmente in corso guidata dalla digitalizzazione del sistema economico e sociale, il cambiamento demografico (i.e. invecchiamento della popolazione, crescita della classe media soprattutto nei Paesi emergenti), e infine lo sviluppo sostenibile e responsabile da un punto di vista ambientale , sociale e di governance (i.e. produzione alimentare più sostenibile, infrastrutture rinnovabili, gestione aziendale secondo tematiche ESG).
Come vengono implementate queste idee di investimento nei portafogli?
Per quanto riguarda i nostri prodotti, i portafogli vengono costruiti attraverso un’attenta selezione in media di 30-50 società, un numero ridotto e di gran lunga inferiore rispetto ai benchmark tradizionali ed ai fondi ETF (passivi), ma tale comunque da garantire una efficiente diversificazione da un punto di vista geografico, settoriale e fattoriale. All’interno della gamma Azimut sono molti i prodotti che pongono l’attenzione sul valore della selezione e sulla gestione attiva, tra questi possiamo trovare AZ Fund 1 - AZ Allocation – Global Income e AZ Fund 1 - AZ Equity – Global Healthcare.
Il primo è un fondo bilanciato che si focalizza nel selezionare società con caratteristiche superiori in termini di qualità finanziaria ed operativa rispetto al mercato e in grado di offrire una crescita sostenibile per quanto riguarda i dividendi e strategie di buyback. AZ Fund 1 - AZ Equity - Global Healthcare invece è un fondo azionario che si focalizza sul tema del benessere e del miglioramento dello standard di salute della popolazione mondiale. Questo megatrend permette l’esposizione a settori quali fitness, medtech, farmaceutico in cui troviamo società caratterizzate da un’elevata qualità finanziaria e un elevato potere di determinazione dei prezzi, fornendo visibilità sui risultati e ritorni futuri.
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